In viaggio con gli uccelli migratori tra montagne, fiumi e lagune

E’ stata un' affascinante lezione sui misteri della migrazione degli uccelli, uno stimolo impresso nel loro dna che con la puntualità di un orologio si verifica ad ogni cambio di stagione.

Le migrazioni degli uccelli costituiscono un argomento di studio che interessa non solo i ricercatori ma anche tutti gli appassionati che si dedicano in vario modo alla comprensione ed osservazione dei fenomeni naturali. Nel trevigiano le indagini vengono svolte da più di un decennio nell’area pedemontana e prealpina dove sul Monte Pizzoc  (Fregona) è stato istituito un Valico Montano ossia un’area di studio e monitoraggio degli uccelli in migrazione. Dal 2004 ad oggi si è rilevato un forte incremento dei passaggi. Nell’ottobre del 2019, in soli 19 giorni, sono stati contati circa 50.000 uccelli migratori in poco più di 80 ore di osservazione. Si tratta in assoluto di una delle aree più importanti a livello regionale e nazionale.

Nel corso dell’incontro si esaminano le modalità, le strategie e le principali rotte migratorie note per la provincia di Treviso.

L’illustrazione delle rotte e distanze che compiono questi animali è stata stupefacente con notizie documentate da grafici ,foto e dati chiaramente comprensibili.

La prima parte descritta con grande passione dal dott. Francesco Mezzavilla sugli uccelli della nostra zona ci ha sorpreso sulle distanze che possono percorrere questi piccoli animali in un solo giorno e di come seguano rotte ben precise, mentre la seconda parte del dott. Francesco Scarton è stata focalizzata sugli uccelli lagunari e come stanno evolvendo le loro abitudini e alle mutazioni climatiche

Il finale comune evidenzia numeri di capi in aumento che da da un positivo segnale in un ambiente che sembra più mutare in negativo

Un ringraziamento sentito ai relatori per l’interessante contributo per i nostri associati.

Tra le foto una fantastica immagine di A.Franchin del Codirosso spazzacamino